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Approccio Olistico

 

La filiera dell’arredamento necessità di cambiamento, non è più sufficiente proporre prodotti validi in termini tecnici e di design. Occorre organizzare incontri fra persone e partner per scambiarsi informazioni e condividere le proprie conoscenze. Capire e cogliere le possibili esigenze del mercato in modo sociologico, permette di interpretare e proporre progetti che abbiano specifiche funzioni e non solo aspetti finalizzati al gusto estetico. Questo approccio costituisce una sfida etica, è importante avere una visione d’insieme per far emergere le nostre storie, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Il ruolo del progetto è in evoluzione, come tutto.

Cucina a isola

 

Tra le varie soluzioni, la cucina con isola centrale rappresenta l’evoluzione massima del nostro tempo, la più apprezzata per chi ama cucinare in piena libertà visiva e di movimento. Dal punto di vista tecnico significa rendere i flussi, il più possibile brevi e naturali; permettendo così la preparazione dei pasti al meglio, ottimizzando gli spostamenti tra le zone di preparazione, cottura, lavaggio e dispensa. Questa tipologia di cucina trasmette all’ambiente un senso di convivialità, flessibilità e dinamicità. L’isola può trasformarsi in un piano aggiuntivo come soluzione per la colazione, per i pasti veloci o come bancone bar per un aperitivo. Libertà è la parola che più rappresenta questo modello di cucina moderna, semplice e diretta. Un vero capolavoro di eleganza.

Rifugio

casa rifugio

 

Una piccola riflessione sulla nostra casa, lo spazio intimo e accogliente dove tornare ogni volta in cerca della migliore fonte di relax. La casa dovrebbe essere un rifugio personale, il luogo dove ritrovare la propria intimità, dove sentirsi bene in un’atmosfera confortevole, lasciando fuori il mondo e ritrovare così le proprie energie per ripartire. Vivere in una casa accogliente non richiede solamente risorse, ma anche cura approfondita su dettagli e particolari; infatti cominciare con piccoli passi a volte fa la differenza. Il principio è semplice, chiediti cosa ti serve davvero? Non bisogna acquistare tutto e subito, concentrati sulle primarie esigenze…il resto verrà col tempo. Organizza gli spazi in modo semplice e facile da sistemare, circondati di emozioni belle e positive. Trova il rifugio dove essere te stesso.

Zen

zen cultura giapponese

 

Dal 17 al 22 aprile si è svolta a Milano la Design Week che rappresenta la manifestazione internazionale come punto di riferimento per il settore dell’arredo e del design. Una settimana ricca di eventi, ed installazioni di straordinaria bellezza e interesse per appassionati ed esperti provenienti da tutto il mondo. Durante l’evento ho potuto apprezzare una serie di proposte e soluzioni che raccontano l’evoluzione dell’abitare contemporaneo.

Oggetti e sistemi ispirati alla cultura giapponese che sta influenzando il mondo occidentale. Un’altra testimonianza di come l’eleganza “senza tempo” e l’equilibrio siano fondamentali per migliorare lo stile di vita delle persone. Se vuoi ripensare ai tuoi ambienti in modo nuovo puoi iniziare a seguire alcuni principi di questa cultura, forse stimoleranno la tua creatività.

Semplicità o eliminazione del disordine, gli oggetti sono espressi in modo semplice e naturale. Asimmetria è un principio centrale dell’estetica zen. La natura è piena di bellezza e relazioni armoniose che sono asimmetriche ma equilibrate. Bello senza essere appariscente, con elegante semplicità. Naturalezza, un’assenza di finzione e artificiosità, la natura è bella perchè spontanea. Profondità piuttosto che rivelazione, valorizzare di più non mostrando tutto. Tranquillità energizzata, una sensazione di calma persistente, opposta a quella espressa dal rumore e disturbo.

Pezzi unici

pezzi unici

 

Ci piace l’idea di realizzare interni dal carattere unico, appositamente pensati in base alle abitudini e le esigenze di chi li vive. Progettare sistemi e complementi d’arredo con un segno distintivo, significa andare oltre la ricerca dei materiali e tecniche di qualità. Un progetto di questo tipo traccia la differenza nella capacità di entrare in sintonia con chi deve vivere gli spazi, fornisce un valore aggiunto rispetto a qualsiasi moderna tecnologia, a qualsiasi processo o materiale. Ogni volta che arriva la consegna di un nuovo lavoro desideriamo che i clienti possano tener conto, che ogni pezzo porta con sé la vita di chi l’ha costruito e possano trattarlo con cura per durare nel tempo.

Purismo

purismo

 

L’uso di forme semplici e l’armonia dei processi artistici con quelli della natura, è questa la proposta artistica del movimento purista, nato in Francia negli anni ’20 come reazione alle tendenze decorative del Cubismo. Il pittore e teorico francese Amédée Ozenfant elabora i principi del Purismo nel 1918 e insieme a Le Corbusier pubblica il manifesto dal titolo Après le cubisme, in cui si promuovono forme semplici e pure come sorgente primaria di tutte le sensazioni estetiche. Nel 1919 Ozenfant e Le Corbusier fondano il Movimento Purista. Nei venti anni successivi si sviluppa il Movimento Moderno con l’obiettivo principale di applicare alle varie discipline di progettazione, architettura, urbanistica e design, un nuovo linguaggio basato sulla funzionalità e l’essenzialità che non lascia spazio al lusso e al superfluo. Un linguaggio che ancora oggi scrive le linee di un design essenziale e senza tempo.

I principali maestri di questa corrente:

  • Frank Lloyd Wright (1867-1959) Stati Uniti
  • Bruno Taut (1880-1938) Germania
  • Walter Gropius (1883-1969) Germania
  • Amédée Ozenfant (1886-1966)
  • Ludwig Mies van der Rohe (1886-1969) Germania
  • Le Corbusier (1887-1965) Svizzera
  • Alvar Alto (1898-1976) Finlandia
  • Hans J. Wegner (1914-2007) Danimarca
  • Claus Hermansen (1919-1997) Danimarca
  • Otl Aicher (1922-1991) Germania
  • Donald Judd (1928-1994) Stati Uniti
  • Dieter Rams (1932) Germania
  • John Pawson (1949) Gran Bretagna

Mobili laccati

mobili laccati

 

I mobili laccati rappresentano la soluzione più ricercata per chi desidera un arredamento contemporaneo dallo stile elegante e raffinato. Questa finitura ha un aspetto vellutato e morbido, trasforma la superficie nella sua forma più bella, un tocco inconfondibile per vista e tatto. I mobili laccati si ottengono attraverso un processo comunemente chiamato lacca, un particolare processo di verniciatura – soluzione a base poliuretanica o poliestere – che permette di coprire uniformemente dalla superficie al bordo con una vernice trasparente o colorata.

Per definire l’opacità e la brillantezza di una vernice si può identificare grazie all’unità di misura espressa in gloss – grado di brillantezza.

  • Opaco intenso – gloss 0 – 10
  • Opaco – gloss 11 – 30
  • Semiopaco – gloss 31 – 40
  • Semilucido – gloss 41 – 69
  • Lucido – gloss 70 – 80
  • Brillante – gloss 81 – 100

Cura del cliente

cura del cliente

 

Durante le festività natalizie ho dedicato un po’ di tempo all’analisi dell’anno appena passato, positivo dal punto di vista professionale, grazie all’incontro di nuovi clienti e contestualmente allo sviluppo di nuovi interessanti progetti, e favorevole anche per l’aumento sostanziale delle vendite da parte dei partner del settore arredo & design. Prendendo in esame i risultati raggiunti, i possibili miglioramenti e ciò che mi è stato riconosciuto come punto di valore, mi sono accorto che la capacità che è stata maggiormente apprezzata è la mia attitudine ad “ascoltare i loro bisogni e saper comunicare attenzione e desiderio di soddisfarli al meglio”. Ho sempre pensato che un cliente soddisfatto lo si ottiene superando le sue aspettative. Costruire un buon rapporto è una risorsa fondamentale e può sembrare ovvio ma non lo è affatto. Curare il cliente e assisterlo con attenzione e puntualità è sinonimo di qualità e garanzia ed è il principio fondamentale per il successo su qualsiasi mercato, per professionisti ed aziende. Ringrazio tutti i clienti che mi hanno riconosciuto questa mia competenza sulla quale ripartirò per costruire un 2017 altrettanto importante.

Amore per il legno

amore per il legno

 

Il legno è sicuramente il materiale che preferisco e ho scoperto la passione per il legno iniziando a frequentare corsi presso una bottega artigianale. Grazie a questa opportunità ho potuto apprendere da un maestro falegname le conoscenze, le tecniche di lavorazione del legno e l’utilizzo di macchine e utensili manuali da banco. Ottenute le primarie competenze ho potuto iniziare a lavorare il legno e realizzare in prima persona i miei progetti. E’ stato bellissimo. 

Durante i corsi ho potuto conoscere diversi artisti e maestri artigiani capaci e disposti ad insegnare e trasferire questi antichi mestieri che hanno fatto la storia e la fortuna del nostro straordinario Paese. La grande tradizione artigianale si sta pian piano riscoprendo e fortunatamente ci sono segnali positivi grazie all’aumento di richieste di professionalità artigiane basate sul concetto “del saper fare”. Mi sento quindi di utilizzare questo strumento web per mandare ancora una volta un ringraziamento speciale a Romano Venturi, ideatore di Atanor – centro polifunzionale a Bologna – docente, maestro falegname e restauratore.

Se qualcuno mi domanda perché mi piace tanto questo materiale, rispondo che il legno è un materiale naturale e bio-compatibile, al contrario dei materiali sintetici. Il legno è un materiale altamente isolante per la bassa conducibilità, che favorisce un notevole risparmio energetico. Il legno è un materiale rinnovabile e non emette CO2 nell’ambiente, è un materiale nobile che con gli anni e l’uso acquisisce bellezza e fascino, con cui è possibile realizzare arredamenti e complementi di pregio, che conservano il proprio valore nel tempo.

Senso di semplicità

 

Ho trovato definizioni molto belle sulla straordinaria relazione tra semplicità e perfezione. “La semplicità è l’estrema perfezione” Leonardo Da Vinci. “Il minimum può essere definito come la perfezione che un oggetto raggiunge quando non è più possibile migliorarlo per sottrazione. È la qualità di un oggetto in cui ogni elemento, dettaglio o giuntura sono stati ridotti e condensati all’essenziale. È ciò che risulta dall’omissione del superfluo” John Pawson

La semplicità è un valore che identifica perfettamente il concetto di purismo. Il suo linguaggio visivo si basa sulla semplicità della forma, dello spazio, dei materiali, del dettaglio e del colore. Un percorso di sottrazione che rende la semplicità uno stile di vita, liberando gli ambienti da ciò che è superfluo e riscoprendoli sani e confortevoli. Un design semplice si traduce spesso in un bel design, tuttavia questo percorso verso la vera semplicità non è elementare. L’eccesso di semplicità porta alla semplificazione che è priva di originalità ed occorre estrema attenzione a non trasformare un risultato efficace in una soluzione sterile e banale.

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